Le origini dei Tarocchi
I tarocchi erano un grande gioco di memoria che racchiudeva le
meraviglie del mondo visibile
e invisibile e forniva ai giocatori
istruzioni di ordine tanto fisico, quanto morale e mistico. Infatti, la
serie delle virtù (Forza, Prudenza, Giustizia e Temperanza) ricordava
loro importanti precetti etici; la serie delle condizioni umane
(Imperatore, Imperatrice, Papa, Matto e Giocoliere) rammentava la
gerarchia alla quale era soggetto l’uomo; quella dei pianeti (Stelle,
Luna, Sole) alludeva invece alle forze celesti che assoggettavano gli
uomini, sopra le quali era concepito l’Universo retto da Dio.
Ma l’utilizzazione ludica dei tarocchi prese presto il sopravvento sull’aspetto didattico-morale del gioco, che già agli inizi
del Cinquecento non veniva più compreso. A questa incomprensione
corrispose un preciso mutamento dell’iconografia delle figure, che si
trasformarono di regione in regione secondo i diversi gusti popolari e
le correnti di pensiero.
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